«È la prima volta che ho contatti con questo prodotto, anche se hanno usato la mia immagine». Lo chef mediatico Alberto Chicote, presentatore di programmi televisivi come «¿Te lo vas a comer? ‘, ha denunciato questo martedì, attraverso una puntata dedicata alle diete pericolose, che un integratore alimentare progettato per perdere peso stava utilizzando la sua immagine, in modo illegale e fraudolento, sfruttando una presunta intervista in cui, appropriandosi dell’identità dello chef, si affermava che Chicote aveva perso 12 chili in un mese quando aveva iniziato a prendere Reduslim, e tutto questo «senza ricorrere a medici o allenatori, e senza spendere molti soldi». Niente di più sbagliato: proprio questa domenica, durante la sua visita al programma di Nuria Roca, Chicote ha dichiarato di aver perso 40 chili in modo sano nell’arco di un anno e mezzo, mangiando meglio e facendo regolarmente esercizio fisico. Le pillole che si nascondono dietro questa falsa intervista a Chicote, intitolata «Alberto Chicote è stato denunciato per aver divulgato il segreto per perdere peso» (sic) e che è stata portata davanti alla sezione Consumatori della Polizia Nazionale per aver utilizzato l’immagine dello chef, sono commercializzate solo «online» con il nome di reduslim prezzo in farmacia, per cui, secondo il programma «¿Te lo vas a comer?», su La Sexta, «non è prescritta dai medici, né è disponibile nelle farmacie». Inoltre, come sottolinea lo stesso Chicote quando ha messo le mani sul prodotto, una scatola contenente solo 10 pillole per un prezzo minimo di circa 39 euro, non c’è alcuna indicazione su chi sia il produttore, e viene indicata solo l’origine e la distribuzione del prodotto, che si trova in Bulgaria.
In linea con quanto spiegato dall’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti (OCU), che parla di questo «prodotto dimagrante di tendenza» che sostiene di «aiutare a eliminare il grasso in modo naturale», ci sono molti dubbi su questo integratore alimentare di presunta origine naturale. Innanzitutto, l’OCU sottolinea che il fatto che la sua composizione, che non è stata analizzata dall’OCU, possa essere basata su ingredienti naturali non rende l’integratore una formula innocua. Infatti, l’organizzazione richiama l’attenzione anche sulla commercializzazione di diversi prodotti realizzati dallo stesso produttore con il marchio Reduslim e che hanno una composizione diversa. Caffeina, tè verde, pepe, cromo e L-carnitina sono alcuni degli ingredienti che il prodotto promuove sul suo sito web come parte della sua composizione e che, combinati con una dieta ipocalorica e uno stile di vita sano – che di per sé contribuirebbe a migliorare la forma fisica – aiutano a perdere peso. A causa del loro effetto diuretico, spiega l’OCU, la caffeina e il tè verde sono sostanze comunemente associate alla stimolazione del metabolismo, mentre la L-carnitina, che è coinvolta nei processi di ottenimento dell’energia dai grassi, è spesso utilizzata come «bruciagrassi», una proprietà che non è stata scientificamente provata, secondo l’OCU. Tuttavia, queste sostanze non sono necessariamente la causa diretta della perdita di peso.
Su piattaforme come Amazon, aggiunge l’organizzazione, è possibile acquistare un altro cosiddetto Reduslim che contiene come ingrediente principale il glucomannano, una fibra alimentare ottenuta da una pianta di origine asiatica che provoca una sensazione di sazietà. I prodotti alimentari contenenti 1 grammo di glucomannano per porzione possono riportare l’indicazione sulla salute dell’EFSA «aiuta a perdere peso quando si segue una dieta ipocalorica», a condizione che informino il consumatore che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di tre grammi di glucomannano in tre dosi, insieme a uno o due bicchieri d’acqua prima dei pasti. Tuttavia, l’OCU sottolinea che sono proprio la dieta ipocalorica e l’esercizio fisico che aiutano a perdere peso, mentre la Polizia Nazionale avverte che il gancio di «perdere 12 chili in un mese», usato nella falsa intervista a Chicote, può essere raggiunto solo con i farmaci e «il prodotto più comunemente usato per ottenere questo effetto è la sibutramina, che è vietata».